I codici di priorità assegnati dal medico curante che l’ASL deve rispettare.

Quando il cittadino si reca dal proprio medico di famiglia al fine di farsi prescrivere una prestazione medica che può consistere in una visita oppure in un esame diagnostico, il medico, nella ricetta, rilascia un codice di priorità che rappresenta l’urgenza con cui deve essere ricevuta la prestazione medica:

1. classe U (Urgente) = la prestazione deve essere eseguita nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
2. classe B (Breve) = la  prestazione deve essere eseguita entro 10 giorni;
3. classe D (Differibile) = la  prestazione deve essere eseguita entro 30 giorni per le visite/entro 60 giorni per gli esami diagnostici;
4. classe P (Programmata)=  la  visita deve essere eseguita entro 120 giorni.

Di conseguenza, la visita o l’esame prescritto dal medico deve essere ricevuta entro i tempi stabiliti dalla classe di priorità indicata dal medico che prescrive la prestazione sanitaria.

Se la prestazione non può essere prenotata per mancanza di posti disponibili, oppure se la prestazione può eseguita oltre i tempi stabiliti nella ricetta, l’assistito può pretendere che la medesima prestazione gli sia fornita in intramenia, (cioè presso una struttura ospedaliera pubblica alternativa) ma senza costi aggiuntivi rispetto al ticket, o senza pagare se esente (ad esempio, una gastroscopia da ricevere con priorità D che viene prenotata a 6 mesi di tempo, invece che entro 30 giorni).

Lo stabilisce il d.lgs 124/1998 all’art. e comma 13: “…qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramuraria, ponendo a  carico  dell’azienda unità sanitaria  locale di appartenenza e dell’azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione, in misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l’effettivo costo di quest’ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti”.

Cosa fare

Nel caso in cui il cittadino dovesse trovarsi in una tale situazione in cui non riesce a prenotare l’esame per mancanza di posti, oppure la prenotazione ricevuta violi la tempistica prescritta nella ricetta, basterà contattarci alla mail info@avvocatospina.com per l’analisi della propria posizione e la valutazione dell’azione legale per ottenere l’immediata prenotazione nei tempi stabiliti dal codice di priorità assegnato dal medico generale.